sabato 11 aprile 2020

Siamo a Pasqua e come tutti #laviviamoacasa

Non è certo un caso che la primavera e la Pasqua ci aiutino, entrambe, a celebrare il mistero della Vita donata.

Ma questi giorni pasquali del 2020 sono veramente particolari e serviranno anni per diluire il lento trascorrere di questi giorni angosciosi prima di recuperare il sereno.

La Pasqua al tempo del coronavirus non è certo una passeggiata...ma una via crucis continua.

E non mancano, purtroppo, le notizie di amici e persone care che in questi giorni soffrono davvero.

Non è facile etichettare tutto con lo speranzoso slogan di un #andràtuttobene, anche se il desiderio è certamente questo.

Ce lo auguriamo tutti...

E intanto la vita, anche quella quotidiana, prosegue con il suo ritmo, e il ritmo più semplice che possiamo ancora tastare è proprio quello della natura, dell'erba a e delle piante che ci accompagnano nei nostri giardini.

Adesso è Massimo il custode principale del giardino di casa. Da buon filosofo agreste contiamo sulla sua passione, sul suo lavoro e sul pollice verde che lentamente cresce!

E sappiamo bene che anche Franco, a Vallecrosia, si dedica con passione a questo hobby, che è ben di più di un passatempo.

Persino Paolo sta dedicando tempo recuperato a questo antico lavoro, nello spazio abbondante che ha vicino casa (unico dubbio che ci rimane è sul numero delle galline che l'intrepida Maya consente di enumerare...!).

Giorgio, in quel di Siracusa, è a corto di spazio, ma sul tetto della casa in cui si trova, qualche vaso in versione idroponica e qualche seme fanno capolino.


Forse è proprio vero che l'unica (o l'ultima) rivoluzione possibile è quella di diventare...giardinieri, cioè custodi di questa terra.

Non per caso un libro di discreto successo assegna questo mestiere proprio al primo essere umano, un certo Adam...

E' un po' quello che racconta un giardiniere rivoluzionario di tanto tempo fa... interessante da rileggere proprio oggi.

E mai come oggi ne sentiamo il bisogno.